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SC Malattie Infettive e Tropicali I, osp. Amedeo di Savoia, Torino SS Medicina dei Viaggi
ASL Città di Torino

Febbre tifoide


Che cos’è?
Con questo termine si intendono le infezioni batteriche causate da Salmonella typhi e paratyphi A e B. Sono dette anche febbri enteriche dai medici anglosassoni. La malattia viene trasmessa per via oro-fecale (i batteri vengono eliminati con le feci dall'uomo malato, contaminano l'ambiente, l'acqua, gli alimenti, e contagiano nuovi individui quando introdotto con gli alimenti o l'acqua). I principali alimenti in causa nella trasmissione dell'infezione sono i frutti di mare ed i vegetali. La malattia è ubiquitaria con aree di iperendemia dove le strutture di approvvigionamento idrico e l'igiene degli alimenti sono insufficienti.
 
Come si manifesta la malattia?
Il periodo di incubazione varia in media da 10 a 20 giorni. Nelle forme da S.paratyphi è di durata inferiore. L'esordio è caratterizzato dalla febbre, accompagnata da brividi, tosse, compromissione dello stato generale, costipazione (raramente diarrea); è presente sempre ingrandimento della milza. Se la malattia non è trattata tempestivamente possono comparire segni di tossicità, alterazione dello stato di coscienza e complicazioni intestinali e extraintestinali gravissime. Sono efficaci il cloramfenicolo e i derivati fluorochinolonici (ciprofloxacina, da non somministrare al di sotto dei 18 anni).

Cosa si può fare?

Le norme di igiene alimentare sono sufficienti a ridurre in modo sostanziale il rischio di infezione. La cottura dei cibi e la bollitura dell’acqua eliminano il batterio. Sono disponibili due vaccini. Il primo è composto dal polisaccaride capsulare Vi; si somministra per via parenterale, è ben tollerato ed ha una efficacia tra il 64 ed il 75% per tre anni. Il secondo è un vaccino costituito da germi vivi attenuati (ceppo S. typhi 21a che induce una protezione del 70% circa per tre anni. La vaccinazione è raccomandata per tutti coloro che si recano nelle aree di maggiore endemia.


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